martedì 16 marzo 2010

lucidità

nei momenti complicati o intensi, in quelli dove si vive un po' più del solito, dicono sia un vantaggio per me il fatto di possedere lucidità.

i medici che operano, i soldati che sparano, i tribunali che giudicano, chissà per quante altre categorie umane valga questo assunto. il punto è che esistono persone per le quali è possibile sempre capire quale sia la cosa giusta o la più conveniente.

lucido però è quell'oggetto o superficie che riflette la luce, cioè che non si fa attraversare da essa. dunque, se le parole hanno un senso, sarebbe come dire che questa capacità di governare la realtà porti con sé, come controindicazione, una certa dose di distacco.

a questo punto, magari non sempre ma quando ne vale la pena, preferirei non essere lucido, andare un po' a cazzo e sperare che venga bene.

certo, dall'alto di una torre le foto vengono sicuramente più nitide ma non è detto che la cosa interessi poi tanto.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

del senno di poi ahimè son piene le fosse!

Unknown ha detto...

Come mi ritrovo in quello che hai scritto, a Luì!
Lucidità e distacco mi sono piuttosto noti, utili spesso, ma un peso molto più spesso. Perché se ce li hai sotto la pelle, non puoi farne a meno.
Non è sempre facile convivere con la consapevolezza che attorno a te la gente ragiona poco o ha poca contezza delle cazzate che fa. Peggio è quando ti rendi conto che le cazzate spesso le fai anche tu, la differenza è che te ne accorgi!