venerdì 20 agosto 2010

perpetua canonica


quando mia nonna, ormai messa male col cancro e non più in grado di muoversi da casa, ci sentiva parlare di viaggi da fare, impegni da sbrigare, tragitti da compiere, dal letto in cui stava, sempre senza preoccuparsi di essere invitata, se ne usciva con frasi del tipo, allora quann' emma parti'?, oppure, aspettate mo faccio due crocché e po' jamm'. il fatto che, viste le sue condizioni, anche volendo fosse impossibile per lei seguirci non sembrava minimamente interessarle.

medito sul fatto che l'apertura al viaggio dipenda essenzialmente dalla capacità che si ha di portarsi la colazione da casa.

lunedì 9 agosto 2010

il pieno e il vuoto


a tavola con la gelosia
a condividere il pasto.

forchette pungono disdette
autentica leccornia, cuore guasto,
rancido sapore, geometrie perfette.

assaggio mentale
stavolta la forma
del fianco
fatale, dolcissima bomba
gusto casto l'odore
e poi sbianco.

la golosa commensale
intanto
mi mangia dai piedi
non sazia, m’assale.