giovedì 26 novembre 2009

i pinnoli

ogni tanto qualcuno mi sogna. ed io muoio. ma lo sai che ti ho sognato ieri notte?, mi dicono, ma lo sai che di solito sogno sempre gente sconosciuta e questa è una delle rare volte in cui sogno qualcuno che conosco e sei proprio tu?, ah sì?, bello, mi fa piacere, e che cosa hai sognato?, che volavamo?, hai per caso sognato, se sei una ragazza, anzi, se sei una ragazza splendida, che facevamo l’amore per un tempo indefinito ed era bellissimo? o forse hai sognato che comparivo in un momento di pericolo e ti salvavo la vita?, no perché se proprio mi devo scomodare, se proprio devo comparire nei sogni di qualcuno, io che non mi prendo la briga di comparire quasi nemmeno nei miei, se succede, almeno deve essere per un motivo serio. in effetti, mi dicono, non è proprio come pensi tu, ah, e come è?, ho sognato che morivi. ecco, e ti pareva che non ne doveva capitare un’altra che mi faceva morire?, io proprio non lo so perché ma tutte le ragazze che conosco, prima o poi, sognano che io muoio. vabbe’, forse sto un po’ esagerando, non proprio tutte, nemmeno molte, in effetti non sono neanche solo le ragazze a sognare questa cosa qui che muoio, praticamente la mia morte in sogno è una cosa abbastanza trasversale.

ricordo di essere morto nei sogni di almeno metà delle mie ex-fidanzate, di solito quando ancora stavamo insieme - e non so se sia meglio o peggio -, amici ed amiche mi hanno visto perire almeno in una decina di circostanze, per non parlare poi di fratello e sorella, che mi avranno fatto fuori, nel corso degli anni, più o meno tre o quattro volte a testa. naturalmente si tratta quasi sempre di morti violente, con una predilezione per le ammazzatine con dettagli cruenti.

a un certo punto ho cercato di tenere una statistica, tanto per capire se c’era un’evoluzione nel corso degli anni o se fosse possibile imputarla a qualcosa di particolare. su un totale di 25 morti censite, almeno che io sappia, circa il 60% sono roba da macellai, un altro 16% sono comunque violente ma senza spargimento di sangue, tipo ammazzato a bastonate o divorato da uno squalo che mi ha ingoiato in un solo boccone - questo si capisce che è roba di quando mio fratello c’aveva 9 o 10 anni, troppo irrealistico -, poi c’è un 8% di morti accidentali, in cui però faccio comunque sempre la fine del coglione, tipo mentre sono nel paese dei balocchi, scivolo sulla glassa e muoio battendo la testa su una pietra di cioccolato fondente - sic! -. infine c’è un 8% di morti non meglio precisate, praticamente quelle situazioni in cui, a un certo punto nel sogno, si sa che io ero morto, che io mi chiedo ma perché tocca proprio a me? boh. resta fuori un 4% di morti uniche e singolari, che forse potrebbero rientrare in qualcuna delle categorie di cui sopra ma preferisco tenerle fuori, perché un po’ infondo mi piacciono.

in effetti, ad essere sinceri, il 4% di 25 sogni è 1 sogno solo ed io ci sono affezionato davvero. in pratica c’era questo mio amico che stava sognando di essere stato catturato dai vietcong in piena giungla pluviale. i musiggialli lo volevano torturare per fargli dire dove stavano gli americani, ma lui non lo sapeva, dove stavano, perché lui è di catania. quelli però non gli volevano credere e gli dicevano, allola che cosa ci fai in vietnam se non sei amelicano? e lui glie lo spiegava, guardate che io sto sognando a casa mia, qui ci sono finito per caso, ma loro niente, toltula, toltula, continuavano a dire. e già preparavano le tenaglie per strappargli le unghie, quando da mezzo alla giungla compaio io, vestito normale, pure un po’ pesante per stare nella giungla, infatti sto tutto sudato, dice che arrivo e comincio a gridare che non c’è problema, che lì penso a tutto io, che a lui lo possono lasciare andare, i mangiariso, tanto ora sono arrivato io e… possono torturare me! il mio amico stupito e commosso mi ringrazia e, senza fare troppe domande, mi lascia agli occhiammandorla. ed io questa morte qui me la ricordo sempre con piacere, perché almeno, per una volta, ci sono andato vicino a quel sogno in cui io salvo la vita di qualcuno!

una volta glie l’ho chiesto anche allo psicanalista, raffae’, gli ho detto, ma perché tutti si sognano che io muoio?, e lui mi ha guardato bene bene, con quel suo fare da psicanalista, che, lo sapete come fanno, no? ti guardano che non si capisce mai se ti stanno leggendo dentro o se stanno pensando alla spesa che devono fare quando finisce la tua ora, ai colloqui a scuola di quella cacacazzi della figlia porca miseria ha preso tutto da sua madre, o magari all’amante che certo è bona però è un poco carestosa. insomma raffaele mi ha fissato per un po’ e poi mi ha detto, lui’, ma te li stai pigliando i pinnoli?

domenica 15 novembre 2009

acutezza visiva

l'acutezza visiva è una delle nostre principali abilità visive. di solito la si definisce come la capacità dell'occhio di risolvere e percepire i dettagli di un oggetto.

il tutto sta a capire di quali oggetti cogliere i dettagli e di quali no...