martedì 29 aprile 2008

acqua


essere di qualche parte vuol dire, forse, notare le differenze ed i cambiamenti delle cose a cui siamo abituati, riconoscere le pietre e le piante di un posto. anche, probabilmente, le sue gocce d'acqua.
ho pensato a questo mentre giravo in cerca di novità sul taburno, la montagna di casa mia.
non lo so davvero se mi piaccia la centrale dell'acqua di vitulano così come l'ha addobbata mimmo paladino ma, a rivederla attraverso gli scatti, non si può negare che sia molto molto liquida.



giovedì 24 aprile 2008

è primavera...

dopo una attesa intensa e un po' lunghetta è successo... il sito fotoup (http://www.fotoup.net opp. http://www.fotoup.net/000Pro/808/newroz) ha pubblicato un mio reportage. nella fattispecie quello sul newroz, il capodanno curdo. è stato il primo lavoro fatto con la D80, l'anno scorso, e devo ammettere che mi ha dato soddisfazione.
Scusate la banalità ma questa cosa mi mette di buon umore.

giovedì 17 aprile 2008

floating high

i LostMoon mi hanno consentito di rubare qualche scatto durante il loro ultimo live a radiocittà. era la mia prima volta e devo ammettere di essermi divertito molto.
la cosa che mi ha colpito di più è stata la carica di contrasti che mi è sembrato di percepire nella serata. le luci bianche e blu di uno studio decisamente poco acceso ma suggestivo. le musiche unplugged e comodamente acide. le stesse figure dei musicisti, a volte cupe e fisse come golem, altre vaporose e indefinibili come fantasmi. i colori smunti delle loro atmosfere metropolitane vagamente interrotti da sprazzi di vivo.
tutti elementi nuovi nella mia personale costruzione dell'immagine che ho della città che vivo.


sabato 12 aprile 2008

role-playing game

incontro con alcuni ex-compagni di liceo, che non avevo più visto da allora (14 anni fa!). sensazione strana... come rivedere dei parenti lontani... c'è una confidenza che non ti sai spiegare con delle persone che nei fatti sono degli sconosciuti. ho provato curiosità e più entusiasmo di quanto si potesse dissimulare (quindi un po' credo sia trapelato). ho portato con me la macchina fotografica, in parte per nascondermi dietro la sua lente, dietro quel corpo di carbonio nero minaccioso, in parte per trovare uno sfogo istantaneo ai pensieri che si affollavano, per evitare che magari si trasformassero in quella patologica forma di nostalgia che prende quando si pensa al passato (e che io per sopravvivere, considerando la mia vocazione professionale, preferisco contenere assolutamente). una serata così, tutti l'avranno vissuta e tutti possono immaginarla: cordialità, simpatia, una punta di imbarazzo, le solite domande: "si vedrà che siamo cambiati? si vedrà che siamo gli stessi?"... curiosità legittime che non mi incuriosiscono molto.
incoscientemente si finisce per rimestare il passato, per scavarlo (e qui di nuovo mi viene da pensare all'archeologia), riconoscere le stratificazioni, si cerca nel caos quegli elementi capaci di restituire un orizzonte, più orizzonti. per me dietro le maschere dei miei vecchi amici di tutti i giorni, e immagino per loro dietro la mia, si conservano le cicatrici o i calli della vita che non conosciamo uno dell'altro. con le immagini ho provato ad intuire.

special guests della serata, noi tutti convitati, paola, donato, gianfranco ed il sottoscritto: vivaci, compassati, penetranti e spiritati.

starring, il mio amico antonio, la cui esuberanza sfocava dai confini della lente, come gli sbuffi di vapore dal beccuccio di una pentola a pressione.


un ringraziamento particolare agli occhi di paola: onestamente, dopo tutti questi anni, non so proprio cosa possa esserci conservato dentro ma, qualsiasi cosa sia, miscuglio di pensieri e azione, è un piacere fotografarli.

venerdì 4 aprile 2008

lords of the winds


mi sono seduto con l'intenzione di fare un nuovo post ma poi non mi è venuto nulla in mente... o meglio... niente di compiuto.
nell'ordine non sono riuscito a mettere su carta: il gelato, i girasoli, il miele, i capelli, i sorrisi, le mani che si toccano tra di loro, gli occhi gonfi dopo aver fatto il bagno, il risotto alla pescatora, la leggerezza.
dunque, essendo poco propenso a darla vinta alla mancanza di ispirazione, ho preferito fare l'elenco e sputtanarli tutti, questi pensieri che mi ronzano in mente e che come un bulimico non voglio trattenere.
poi ho pensato di cercare una foto, che in verità quando l'ho scattata di sicuro non aveva tutti questi significati (bloggaccino mi è testimone) ma adesso sì, e sono spuntati fuori di nuovo i miei cari big sun-flowers. beccateveli.