martedì 19 maggio 2009

il centesimo post...

sarà un traguardo? qualcosa da festeggiare? non ne sono sicuro, non credo.
però, vuoi mettere il fascino del numero tondo...

comunque, siccome sono indietro con la rubrica mensile di libri, mi sa che questo centesimo post, invece di essere "sterilmente" autocelebrativo, lo sarà "stupidamente", concentrandosi sulle mie letture dell'ultimo mese.

nell'ordine:
- wislawa szymborska, attimo, scheiwiller 2009 (ma conta mezzo... tanto sono solo poesie, giusto? o no?);
- olen steinhauer, il turista, giano 2009;
- stieg larsson, uomini che odiano le donne, marsilio 2007 (sì, alla fine ci sono arrivato anche io al bestseller, mi è piaciuto e ci ritorno pure, tié!);
- francesco romano (a cura di), la politica di manfredi di svevia nella crisi italiana del duecento, secolo nuovo 1957 (no, nessun errore di battitura, proprio 1957);
- francesco romano (a cura di), almanacco del sannio. 1956, secolo nuovo 1956;
- alfredo zazo, il castello di benevento (1321-1860), generoso procaccini 2000 (questa è una riedizione, che il buon zazo è morto da un bel pezzo!)
- michele bianco - antonio de simone palatucci, giovanni palatucci. un olocausto nella shoàh, dragonetti 2003 (non mi chiedete perché possiedo e ho letto questo libro. che posso dire? succede).

intanto, non è che mi vada proprio di parlare di tutti quanti, sarebbe palloso soprattutto per me, che li ho anche letti. diciamo solo che i due bei testi di ciccio romano e quello di zazo sono finiti tra le mie letture perché, ogni tanto, mi prende il prurito di saperne di più della mia città, molto di più. ne so di più adesso? boh... forse sì. di sicuro sull'almanacco ho beccato una foto dei lavoratori del deposito della ferrovia, scattata nel 1955 per la festa di pensionamento di tre capo-meccanici. la cosa fichissima di questa foto è che, tra gli altri, ho riconosciuto mio nonno luciano!

la biografia di palatucci, per quanto il personaggio sia interessante e curiosamente vicino (era di montella e ha frequentato il liceo classico a benevento) è stato un errore di percorso. solo un bel pezzo oltre la metà mi sono infatti reso conto che c'era qualcosa che non andava e leggendo la prefazione, che come mio solito avevo saltato a piè pari, ho trovato quanto segue: "il presente volume vuole offrire un prezioso contributo alla causa di canonizzazione, aperta dal tribunale del vicario di roma il 9 ottobre 2002"... o' friddo 'n cuollo. mi era sembrato un lavoro un pochino troppo incensante ma non avevo capito fino a che punto.

di uomini che odiano le donne cosa si può dire? sulla copertina c'è scritto "un caso editoriale. un libro che vi terrà svegli fino all'alba". cazzo posso confermare che è vero. in effetti però, essendo io insonne, questo effetto me lo fa persino il libro delle ricette di nonna papera. battute a parte, sti cavolo di bestsellers, un po' facili, un po' privi di contenuti subliminali, un po' scritti troppo bene, vanno giù che è un piacere. e poi c'è lisbeth salander, la protagonista femminile, una sorta di tank girl alla svedese, sembra saltata fuori direttamente dal fumetto di alan martin ed è una di cui non puoi assolutamente non innamorarti, fuori da ogni logica. mettici un po' di morti, un mistero sedimentato nell'arco di quarant'anni, qualche tocco di atrocità senza fine e un pizzico di atmosfere nordiche... leggerò anche gli altri due di sicuro.

il turista me lo hanno regalato, non so se altrimenti lo avrei comprato. è un bestseller pure questo ma stavolta è roba di spie. anche lui le sue 430 pagine se le porta benissimo, però, sarà per il fatto che si parla di cia, sarà che ho letto in qualche recensione che george no party clooney ci farà un film... ecco, io l'ho letto pensando tutto il tempo, questo è un film che vorrei vedere, sto leggendo una buona scenaggiatura. una buona sceneggiatura, non proprio un buon libro.

infine della szymborska mi sa che non scriverò niente. sono poesie. già in molti mi dicono, più o meno, che scrivo complicato su questo blog, se mi metto pure a fare dissertazioni sulle poesie di un premio nobel per la letteratura... posso dire dire addio anche ai miei cinque lettori occasionali! ma leggetela, davvero, leggetela. è una donna sorprendente.

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