giovedì 2 luglio 2009

la carta scritta

sono andato al supermercato a comprare libri un tanto al chilo... speravo di tovare i saldi sulla carta scritta ma non è stato così. che poi perché non mettano i saldi anche sui libri proprio non lo capisco...

i libri che ho letto il mese scorso:
ho letto tanto, più di quanto possa sembrare dal semplice numero di titoli. sapete... quelli di larsson sono degli autentici mattoni da 700-800 pagine l'uno! nonostante questo penso di poter dire che sia stato un mese poco impegnativo da un certo punto di vista. in fondo non mi sono sprecato tanto, ho cominciato a leggere il giallo svedese del momento e, senza stare lì a centellinare o meditare troppo, ho mandato giù l'intera trilogia. ho fatto lo stesso con tutti gli arretrati che avevo di camilleri... il resto, che non ho neanche finito del tutto, si può dire sia stato un contorno. oh, naturalmente per la szymborska vale sempre lo stesso discorso del mese scorso, anzi, dopo lo riscrivo.

a. camilleri, il sonaglio, sellerio 2009.
questo libro mi è piaciuto. è l'ultimo di una trilogia che ho letto con gusto (gli altri due sono maruzza musumeci e il casellante). lo stile è quello classico di camilleri, quando non scrive di montalbano: corposo, laido, saporito.

a. camilleri, l'età del dubbio, sellerio 2008,
a. camilleri, la danza del gabbiano, sellerio 2009.
ero rimasto indietro con il commissario montalbano e, come qualcuno non può resistere alle telenovelas, io non so dire di no a vigata e alle mangiatine di pesce e alle sciarriatine con livia. e non passi per la testa di nessuno che questa sia una sorta di giustificazione... sono mont-albanese e me ne vanto!

j. coe, la casa del sonno, feltrinelli 1998.
insomma. tutti a dirmi, ma guarda che questo coe è davvvero bravo, ma leggiti la banda dei brocchi, vedrai che ficata la casa del sonno, e tutte queste cose qui. l'ho letto, ho seguito il consiglio. è bravino. mo' io non sono nessuno per fare il sostenuto con "il più grande scritttore inglese della sua generazione" (quanto si usano queste espressioni da pubblicità intellettuale ultimamente, eh?), però questi libri li ho letti e non è che mi abbiano lasciato il segno. sono un po' affettati, come se facessero solo finta di essere congegnati in maniera brillante. insomma sono troppo inglesi, secondo me.

m. haruki, l'elefante scomparso e altri raconti, einaudi 2009.
poi dici, perché uno perde il tempo a leggersi romanzetti polizieschi e bestsellers vari quando non basta una vita intera per affrontare tutto quello che è considerato vera letteratura? perché io probabilmente non posseggo il senso della letterarietà (se si dirà poi così!) e le cose un po' più riflessive e complicate le lascio a metà, senza neanche farmi tanti scrupoli. tanto ad haruki chi glie lo va a dire che i suoi racconti mi hanno annoiato e li ho mollati?

s. larsson, la ragazza che giocava con il fuoco, marsilio 2008,
s. larsson, la regina dei castelli di carta, marsilio 2009.
uno si affeziona, o forse sarà l'effetto facebook, cominci cioè ad assuefarti all'idea di impicciarti dei cazzi degli altri. comunque sia, io che fine avesse fatto la mia lisbeth volevo proprio saperlo... ero preoccupato, diciamo così.

w. szymborska, gente sul ponte, scheiwiller 2009.
infine della szymborska mi sa che non scriverò niente. sono poesie. già in molti mi dicono, più o meno, che scrivo complicato su questo blog, se mi metto pure a fare dissertazioni sulle poesie di un premio nobel per la letteratura... posso dire dire addio anche ai miei cinque lettori occasionali! ma leggetela, davvero, leggetela. è una donna sorprendente. (che bello poter copiare e incollare senza sentirsi degli sfaticati!)

1 commento:

livia ha detto...

eh, no! io della szymborska voglio sapere!!! di tutte le minchiate che dici mi neghi proprio questa dissertazione? comunque Maruzza Musumeci e il Casellante sono tra i più deliziosi che ho letto quest'anno, da filomontalbano assolutista redenta.