lunedì 5 maggio 2008

da che parte per la calabria?


di ritorno da un breve excursus calabrese, il giorno del mio trentaduesimo compleanno mi dedico a una delle cose che mi piace di più... (tra le altre che non sto qui a definire!) cioè "aggiustare" gli scatti in cerca di quello che mi è rimasto dentro la memoria e la pancia.


mi girano dietro le palpebre i colori violenti, fastidiosi, di un posto tremendamente umano e del tutto, o quasi, privo di uomini. li smorzo nella testa, si mescolano con i sapori familiari della campagna e del mediterraneo.


poi c'è il risveglio di primavera, il fuoco nelle vene la mattina all'alba, il sapore della carne, l'ubriacatura dell'eccesso di cibo, che ti fanno trabordare, in scomposti movimenti, fin dentro le foto.


alla fine (o all'inizio, visto che questa calabria, che sulla carta geografica è tanto longilinea, a me è sembrata del tutto circolare) ho fatto il mio primo bagno al mare, freddo, violento e in qualche maniera sessuale. perché in tutta questa "scomodità" si agita un fondo vitale battente.

11 commenti:

boccaccino ha detto...
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eleonora ha detto...
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Anonimo ha detto...
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Luigi ha detto...
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mattia ha detto...
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AntonioZag ha detto...
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