martedì 11 settembre 2007

Memoria muta

Passeggiando in città, bighellonando tra i vicoli stretti e sporchi del centro antico, non è insolito imbattersi in spolia, schegge di passato incastonate nelle pance di case e
palazzi.


La cosa che mi colpisce di più è il loro silenzio.
Così l'abbandono di tali resti, il loro oltraggio, li rende, ancora una volta nella storia, ruderi.
In queste condizioni, un modo per restituire alle nostre memorie nude un pò di dignità è quello di cercare nella loro condizione di abbandono un senso romantico.




12 commenti:

Anonimo ha detto...
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eleonora ha detto...
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Anonimo ha detto...
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Luigi ha detto...
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boccaccino ha detto...
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li ha detto...
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luciano ha detto...
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Luigi ha detto...
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Anonimo ha detto...
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Anonimo ha detto...

Nella prima foto, più che il "rudere", è fantastica la scritt(A)!