ieri la notte è stata nera. alle volte, quando ne vale la pena, è blu ma ieri no. nera. di dormire manco a parlarne. ho passato tutto il tempo a sentirmi ronzare figure sfocate in mente. per quanto ci abbia provato, non sono riuscito ad isolare nessun contorno. solo sensazioni.
sono stato a camminare, cercando i lampioni rotti, in modo da non essere troppo disturbato dal venerdì sera di paese. alla fine l'unica cosa che mi abbia colpito è stata la granita al limone che ho preso per sembrare un po' meno losco. la granita al limone è bianca. non lo so perché. il limone è giallo ma la granita al limone è bianca.
quando ho rimesso piede a casa, questo contrasto di bianco e nero ha fatto riemergere un non meglio precisato fantasma muliebre ad infestarmi il sonno. è stato allora che ho smesso del tutto di pensare al letto. dovrei ormai avere imparato a tenere da parte qualche buona lettura per casi simili ma non è così.
a queste condizioni, qualcuno ha da consigliarmi libri che siano meglio di fissare il soffitto?
3 commenti:
difficile darti un consiglio, dopo aver guardato sul tuo comodino...tutti da "bianco"limone e nottata "nera"...provare a prendere sonno con un bel volume enciclopedico?
Bì
in effetti una volta avevo a portata di mano l'atlante delle erbe e dei fiori selvatici e, in circostanze simili, c'aveva i suoi perché. mi sa che mi tocca andarlo a riprendere.
io faccio così: mi tengo vicino una raccolta di poesie che mi piace. me ne scelgo una e la imparo a memoria, parola-parola, rigo per rigo. una volta memorizzata la ripeto, un pò a mente un pò sottovoce, come le nonne quando pregavano o sgranavano il rosario. è importante far rotolare le parole in bocca, concentrarsi sul suono e sui ritmi. e poi ricominciare. si può usare la stessa poesia anche per più sere, anzi è raccomandabile, prima di passare ad un'altra, ed anche in questo caso sempre farsi un giro anche con quelle precedenti. controindicazioni: malinconia molesta in caso di errata scelta della tematica.
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