eppure lo sforzo di non starmene sempre per fatti miei e di fingere di condividere queste usanze da idioti, cui tutti ci uniformiamo, lo voglio fare pure io, quest'anno sì, anche io festeggerò il capodanno, andrò al cenone con gli amici, mangerò le lenticchie, brinderò al nuovo arrivato, butterò le cose vecchie e griderò ilare, ma credendoci sul serio, annonuovovitanuova, lo dirò tutto d'un fiato e magari lo farò spizzando il culo di quella del tavolo affianco, chissà che, se le lenticchie portano soldi, questo genere di osservazioni non porti un po' di becero qualunquismo nella mia altrimenti piatta e asettica esistenza?
in tutto questo, a parte mattia che se lo domanda sempre, qualcuno per caso si è chiesto cosa c'entrino le tre foto che sono qui, tra loro e con il post che accompagnano?
in tutto questo, a parte mattia che se lo domanda sempre, qualcuno per caso si è chiesto cosa c'entrino le tre foto che sono qui, tra loro e con il post che accompagnano?
è semplicissimo. nulla di nulla. solo le avevo selezionate per il blog nei mesi scorsi e poi non le ho usate più. ognuna di loro meritava un post specifico, che però non mi è venuto di scrivere. il tempo è passato e loro sono rimaste in un cassetto virtuale della mia scrivania telematica a prendere polvere digitale.
la prima mi ricorda tantissimo una persona per la quale avrei voluto scrivere ancora. il fatto è che avere dei corrispondenti è una sorta di vizio che prima o poi bisogna cercare di togliersi.
la seconda è la tomba di uno sconosciuto che, per una serie di considerazioni che avrei voluto approfondire, mi è stato rispettosamente simpatico fin da subito.
la terza è l'immagine di una contorsione, soprattutto mentale, che non ha voluto saperne di tradursi in parola scritta, nonostante i miei ripetuti sforzi.
ed io le metto tutte qui, così l'anno nuovo lo comincio buttando via nel calderone le cose vecchie e promettendomi solo nuovi vizi. in tal modo forse mi sentirò meno snob anche se, permettetemi, ugualmente idiota.