i dengbej, loro sono cantori, antichi e vecchi al tempo stesso. sono poeti ed io mi sono perso per mezzo pomeriggio a sentirli narrare storie in versi, in rima, improvvisando.
le ultime ore a diyarbakır mi sono scivolate dentro, come il tè caldo, in questo strano luogo di pace, la casa dei dengbej, dove sembra che il mondo esterno possa entrare solo quando questi maestri glie lo consentono tramite i loro racconti.
sarei rimasto ancora a non capire nulla di quelle che devono essere state storie d'amore, di campi di rose e fiori, di antiche ed epiche battaglie del tempo della fenice, di giochi complicati come la vita da queste parti.
ah sì, io sarei rimasto. ma loro, i dengbej, a un certo punto si sono stufati di dedicare il proprio tempo alla poesia e semplicemente si sono alzati e salutando, anche me, sono andati via.
uno di loro doveva andare in moschea, l'altro c'aveva la moglie che, se faceva tardi a cena e chi se la sentiva poi, un paio si stavano avviando al caffè a giocare a dama, loro una moglie non ce l'avevano più. c'era chi voleva perdere tempo e chi il tempo non ce lo aveva proprio.
questo ho potuto immaginare nei loro scambi di parole e non lo so se sia andata davvero così, ma credo di sì, che la poesia in fondo a un certo punto si mette sempre a parlare di mogli e caffè e religione. almeno io ho sempre creduto così.
5 commenti:
riguardo alle foto, molto velocemente, io le presenterei al contrario, dall'ultima alla prima. esclusa la terza. secondo me viene meglio. poi però se sono fortemente legate al testo non lo so.
e ti pare che ti abbiamo mandato fino in danimarca a studiare per poi non usufruire dei tuoi servigi!? provvedo subito... ;)
Ma tu pensa, cerco informazioni sui Dengbej e mi ritrovo nel tuo blog, Luigiuzzo! Che spettacolo! Complimenti per le foto sono davvero molto belle!!(mi riferisco anche a quelle del tuo sito)
ciao
Grazie grazie... mi sto divertendo molto con la fotografia ultimamente...
ho vissuto anch'io qualche ora nella casa dei Dengbej di Diyarbakir e lo ricordo con gioia ed orgoglio. Complimenti per la descrizione, ma hai fatto rivivere quei momenti. Il più anziano con il baffetto è un mito ... l'ho trovato persino su youtube.
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