quanto viene fuori da un ritratto è dunque simile alle ombre in fondo alla caverna di platone, piuttosto che ai pupazzi che ne costituiscono la fonte.
anche qui però viene da fare una distinzione: l'ombra resta comunque una sorta di riproduzione meccanicistica del soggetto, mentre nel ritratto è evidente una manifestazione di volontà del demiurgo. quello che fa il ritrattista, cioè, è qualcosa di simile a come molti esseri umani immaginano l'operato di dio.
è dunque per megalomani motivi di amor proprio che preferisco rimanere il più possibile dietro ad una macchina da presa, per fare luce (o forse sarebbe più coerente dire ombra) su quanto mi sta intorno, piuttosto che avere una parte nel teatrino della sua rappresentazione.
2 commenti:
resta il fatto che sei un porco
eh eh eh... questo è solo il ritratto che vuoi fare di me!
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