le cose, le case, gli oggetti, i palazzi si incastrano, si sovrappongono come se non aspettassero altro che addossarsi a perfezione.
ogni elemento costituisce un mattoncino dalla sua forma peculiare, ogni piano è un livello di complessità in più in questa sorta di gioco geometrico di logica e ragionamento.
ma c'è qualcosa che separa nettamente lo sfondo di un videogame da un paesaggio urbano, che altera la composizione e distorce i contorni, fino a renderne impossibile la comprensione, la digestione per linee parallele e successive. si tratta dell'interferenza umana.
deve essere questa sostanziale imprevedibilità a rendere molto più interessante fare foto di edifici piuttosto che di partite a tetris.
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