
DIO IN FASCE
di Federico Garcìa Lorca
E' così, Dio scomparso, che voglio averti.
Piccolo cembalo di farina per il neonato.
Brezza e materia unite nell'espressione esatta
per amor della carne che non sa il tuo nome.
E' così, forma breve d'inafferabile rumore,
Dio in fasce, Cristo minuscolo ed eterno,
mille volte ripetuto, morto, crocifisso,
dall'impura parola dell'uomo che suda.
E' scritto auguri in ogni posto, ci sono feste e festoni ovunque ma, il giorno dopo la celebrazione, in strada si vede solo il superfluo. Sarà forse che sono ateo? O forse sono ateo per questo?