
Di queste immagini mi colpisce la capacità di invertire la realtà.

Rappresentano tutte oggetti immobili ed inanimati che sembrano al contrario vivaci e dinamici: fantastici animali di bronzo feriti a morte, contorti negli spasimi dell'agonia; caldi cavalli ai quali quasi si indovina il pulsare delle vene sotto la pelle di marmo; energumeni impegnati in languide titaniche lotte; il volto inespressivo del predatore che osserva la preda; la velocità di un icona su un muro.

Solo le colonne rispettano la propria tufacea indole … peccato che il soggetto non siano loro ma il contesto di piante ed erbe che costantemente le prevarica. Questa è l’unica foto dove tutto anche il cielo è effettivamente vivo e mobile.
E non sembra sia così.